Stonehenge, un mistero ancora da svelare

Stonehenge, un mistero ancora da svelare

6 Ottobre 2024 Off di Anna Maria Pierdomenico
 In diversi articoli vi ho raccontato delle sette meraviglie del mondo antico e di quelle del mondo moderno. Queste ultime sono state scelte con una sorta di sondaggio e dalla lista, inevitabilmente, sono rimasti fuori diversi siti di grande bellezza, tra cui tredici arrivati in “finale”. Scopriremo insieme la storia di alcuni di essi, a cominciare da una meraviglia che spero di visitare presto: Stonehenge

Il cromlech

Il sito si trova in Inghilterra, vicino alla città di Amesbury, e il suo nome significa “pietra sospesa”. La struttura è quella del “cromlech”, un circolo di triliti, ossia megaliti composti da due massi verticali sormontati da un architrave.

Stonehenge è patrimonio UNESCO dal 1986 ed è meta, oltre che del turismo di massa, di molti seguaci del celtismo, della wicca e di altre religioni neopagane. Tra il 1972 e il 1984 è stato teatro di un festival musicale che fu poi bandito nel 1985 a causa del violento confronto tra la polizia e alcuni partecipanti, che divenne noto come la battaglia di Beanfield.
Il 18 maggio 1952, utilizzando il metodo di datazione al carbonio-14 di sua recente ideazione, il chimico Willard Frank Libby stabilì la costruzione di Stonhenge al 1848 a.C.
Tale metodo è basato sulla misurazione del rapporto fra la quantità di Carbonio 14 (radioattivo) e di carbonio 12 (non radioattivo) nei resti organici. Questo rapporto, costante nell’organismo vivente, diminuisce gradualmente dopo la morte. Conoscendo il periodo di dimezzamento del Carbonio 14, si può valutare il tempo trascorso dalla morte dell’organismo.

Una datazione più precisa

L’evoluzione di questa tecnica ha permesso di fissare la realizzazione di Stonehenge tra il 2500 a.C. e il 2000 a.C. L’edificazione del terrapieno circolare e del fossato sono state datate al 3100 a.C.

Entrambi i tipi di datazione consentono l’eliminazione di alcune teorie, tra cui quella secondo cui il sito fu realizzato dai Druidi, che si diffusero successivamente e che eseguivano parte dei loro rituali nei boschi o in montagna, zone più adatte di un campo aperto per i “rituali della terra”. Si ritiene che i veri artefici dell’opera sono stati individui provenienti da diverse tribù, e ciò è suffragato dall’analisi del DNA degli individui sepolti attorno alla pianura di Salisbury 5.000 anni fa, che ha mostrato origini ancestrali differenti.

Stonehenge

La costruzione

I megaliti sono fatti di pietre sarsen che provengono da Marlborough Downs, che si trova a circa 32 chilometri dal monumento. Le pietre più piccole sono invece definite “blu” per la tonalità che assumono quando sono bagnate o frantumate e vengono tutte dal Galles. Non è ancora ben chiaro come siano state trasportate. Quanto alla costruzione invece, si pensa che elementi verticali fossero prima trascinati in corrispondenza di un foro sul terreno, poi fatti scivolare all’interno con un sistema di leve appoggiate a un “castello” di tronchi. Si aggiungeva poi l’architrave alzandolo poco alla volta attraverso la costruzione di un fasciame di legname e l’uso di leve.
L’aspetto attuale del sito è dovuto alla ricollocazione di molte pietre cadute da parte degli ingegneri vittoriani e ai lavori di restauro che si sono protratti fino agli anni 70 del ‘900. Assumendo che l’attuale allineamento riproduca fedelmente quello originale, alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un “antico osservatorio astronomico”, con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio.

Nella letteratura

Stonehenge e le leggende che lo circondano sono al centro di diverse opere di fantasia, come il romanzo “Stonehenge” di Bernard Cornwell e come molti fumetti aventi protagonisti che spaziano da Paperino a Martin Mystère. Stonehenge è inoltre lo scenario del drammatico finale di “Tess dei d’Urbervilles” di Thomas Hardy.
Col progredire della tecnologia sono state fatte moltissime scoperte riguardo Stonehenge, ma gli aspetti ancora avvolti nel mistero non mancano. E forse non è un male.

Legenda:
1. La pietra dell’altare
2. Tumulo senza sepoltura
3. Tumulo senza sepoltura
4. La pietra del Sacrificio, lunga 4,9 m
5. La pietra del tallone (vedi sotto)
6. Due delle quattro originarie Pietre della Stazione
7. Sponda interna
8. Fossato
9. Sponda esterna
10. Il viale, una coppia di fossati e sponde paralleli che portano al fiume Avon a 3 km
11. Anello di 50 fosse chiamato i buchi Y
12. Anello di 30 fosse chiamato i buchi Z
13. Cerchio di 56 fosse, conosciuto come i buchi di Aubrey
14. Piccola entrata meridionale
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