La Basilica di Santa Maria Assunta di Atri

La Basilica di Santa Maria Assunta di Atri

26 Giugno 2024 Off di Anna Maria Pierdomenico

La storia di Atri (TE) ha origini lontane, che risalgono addirittura al XII-XI secolo a. C.

Le origini

Dopo la conquista romana del 290 a. C., come spesso accadeva, la città acquistò importanza e ricchezza e, tra gli altri, vi furono costruiti un tempio dedicato ad Ercole e delle terme di cui conserviamo ancora una traccia: con i resti dei due edifici, laddove sorgeva il tempio pagano fu costruita l’Ecclesia de Hatria. La cripta, come la chiamiamo oggi, è invece costituita dalle cisterne delle terme.

Dell’Ecclesia rimane solo qualche frammento, ma nello stesso luogo, nell’XI secolo, fu edificata un’altra chiesa, i cui resti possono ancora essere ammirati nell’odierna basilica e le cui opere d’arte sono andate perdute. Del periodo successivo ci rimangono fonti scarsissime, un’ipotesi è quella che la chiesa fu distrutta nel 1153.

Chiostro – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=67340907

Lo sviluppo

La nuova cattedrale sorse nel 1223; in quel periodo si era nel pieno degli scontri tra guelfi e ghibellini e Atri parteggiò all’inizio per i ghibellini, poi per la vincitrice parte guelfa. Papa Innocenzo IV premiò la città facendola diventare un libero comune e creando la diocesi di Atri. La chiesa venne elevata a cattedrale, tuttavia fu necessario ricostruirla perché minacciava di crollare.

Il nuovo edificio, a tre navate e dotato di pilastri ottagonali, fu completato alla fine del XIII secolo e consacrato a Santa Maria Assunta. Dal Trecento fino agli inizi del Seicento la chiesa si dotò di preziosissime opere d’arte, grazie anche al mecenatismo degli Acquaviva. Dal 1954 al 1964 furono realizzati imponenti lavori di restauro che diedero alla chiesa l’aspetto attuale e in cui vennero distrutte alcune componenti antiche.

Interno – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=50094968