La chiesa di San Tommaso Becket: un santo inglese in Abruzzo
Un vero gioiello dell’architettura romanica abruzzese è certamente la splendida chiesa di San Tommaso Becket, situata nel comune di Caramanico Terme (PE).
Tra leggenda e realtà
Secondo la leggenda, il luogo di culto – allora dedicato a San Romano – fu fondato addirittura nel 45 d.C., a seguito dell’apparizione degli arcangeli Michele e Gabriele ad un uomo chiamato Antimo di Antiochia. Al di là della tradizione, sappiamo con ogni probabilità che la chiesa paleocristiana fu edificata su un tempio dedicato ad Ercole e che subì diverse modifiche.
San Thomas Becket
L’aspetto che vediamo oggi è databile tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo – sull’architrave del portale di destra c’è un’iscrizione che ricorda come committente padre Berardo, nell’anno 1202 – e il progetto originale prevedeva delle complesse decorazioni, semplificate poi in corso d’opera. Un esempio è il portico mai realizzato, di cui rimangono però due pilastri visibili sulla facciata. In origine alla chiesa era annesso un monastero abitato da frati agostiniani, che vollero dedicare il luogo di culto a San Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury assassinato nel 1170 per ordine di re Enrico II d’Inghilterra, il padre del più famoso Riccardo Cuor di Leone. Tra i due era sorta una disputa riguardo la giurisdizione dei crimini commessi da ecclesiastici e sulla ratifica da parte del sovrano delle nomine di vescovi e cardinali.
Gli ultimi anni
Dopo il 1300 il convento passò ai celestiniani e nel 1800 ai Carmelitani di Sulmona. In questo lasso di tempo l’edificio subì diverse traversie e il monastero fu soppresso definitivamente nel 1652. La chiesa continuò invece ad essere utilizzata dai celestiniani fino al 1807, anno della soppressione napoleonica. Sappiamo con certezza che l’edificio subì diversi interventi di restauro dovuti non solo agli insulti del tempo, ma anche a numerosi sismi.