Mary Anning, la prima paleontologa
Mary Anning, nata nel 1799, è stata una paleontologa inglese. Autrice di importanti ritrovamenti fossili, tra cui i primi scheletri completi di ittiosauro e plesiosauro, contribuì col suo lavoro a far progredire il pensiero scientifico riguardo la storia della terra.
Le spiagge del Dorset
Mary nacque a Lyme Regis, nel Dorset. Suo padre Richard, falegname, guadagnava anche cercando fossili su scogliere e spiagge locali, per poi rivenderli ai turisti. La sua educazione, avvenuta nella locale scuola cristiana congregazionalista, fu piuttosto limitata, ma il suo talento non tardò ad emergere: divenne ben presto un’abilissima cercatrice di fossili, contribuendo anche al bilancio familiare.
All’incirca nel 1811 Joseph, il fratello maggiore di Mary, trovò il teschio lungo più di un metro di un ittiosauro, di cui Mary pochi mesi dopo riuscì ad individuare il resto del corpo.
All’inizio lo scheletro fu attribuito ad un coccodrillo e venduto ad un lord del luogo, ma dopo vari passaggi di mano divenne proprietà del naturalista Charles Konig. Lo scienziato, che lavorava al Bristish Museum, ne intuì il vero valore e coniò il nome ittiosauro.
Nel 1820 la Anning rinvenne il primo esemplare incompleto di plesiosauro che, date le sue peculiari caratteristiche, fu inizialmente ritenuto falso dal naturalista francese Georges Cuvier.
Due anni dopo Mary, che non aveva mai perso la fiducia della Geological Society, trovò un esemplare completo, fugando ogni dubbio sulla sua onestà.
Alcuni anni dopo la Anning trovò il primo fossile inglese di pterosauro (incompleto). A lei si devono inoltre diversi ritrovamenti di pesci fossili.
Il metodo scientifico
Nonostante la sua formazione da autodidatta, Mary fu sempre attenta a rigorosa, applicando quello che ora chiameremmo “metodo scientifico”, e la sua bravura la portò a collaborare con diversi scienziati dell’epoca, pochi dei quali però la citarono nei loro studi.
L’influenza dei ritrovamenti di Mary Anning fu di fondamentale importanza, ma in quanto donna, per di più di bassa estrazione sociale, ottenne allora scarsissimi riconoscimenti e molte delle sue scoperte furono attribuite ad altri. Solo verso la fine della sua vita, quando era molto malata, il museo della contea del Dorset la incluse tra i membri onorari.
Alla sua morte, il 9 marzo 1847, il presidente della Geological Society le dedicò un elogio funebre: era la prima donna a cui questo venisse concesso.
Nel 1865 Charles Dickens la definì “La figlia del carpentiere che si è conquistata un proprio nome, e lo ha meritato.”
Nel 2010 Mary Anning è stata inserita nella lista delle dieci donne inglesi che più hanno contribuito alla storia della scienza.
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