Vermeer e “La Lettera d’Amore” rubata

Vermeer e “La Lettera d’Amore” rubata

23 Settembre 2020 0 di Anna Maria Pierdomenico

Centre for Fine Arts, Bruxelles, 23 settembre 1971.

La lettera d’amore di Vermeer, ricevuta in prestito dal Rijksmuseum di Amsterdam, fa bella mostra di sé fino che delle mani non si protendono a staccarla dalla parete. Il ventunenne Mario Pierre Roymans ha passato molto tempo nascosto in un armadietto e quando il museo si svuota corre dritto verso il suo obiettivo. Dopo esserselo assicurato cerca di fuggire da una finestra, ma la cornice è troppo grande. A quel punto taglia la tela con un pelapatate, la mette in tasca e scompare nella notte.

La lettera d’amore

Il furto del Vermeer

Cosa aveva spinto il ragazzo a compiere tale gesto? I primi indizi arrivarono il 3 ottobre successivo, quando il quotidiano “Le Soire” fu contattato da un uomo che si faceva chiamare Tijl van Limburg (una sorta di Robin Hood) e chiedeva che un giornalista munito di telecamera lo incontrasse in un bosco. Fu accontentato. Roymans, dopo aver bendato il reporter, lo fece salire su una macchina e lo condusse in una chiesa. Qui gli mostrò il dipinto rubato di Vermeer, dichiarando che amava moltissimo l’arte, ma che amava ancora di più l’umanità. Dopo questo incontro le foto furono pubblicate insieme alle richieste del giovane: 200 milioni di franchi belgi da dare ai rifugiati bengalesi nel Pakistan orientale.

Il 26 marzo 1971 era infatti scoppiata la guerra di liberazione bengalese, che aveva visto su fronti opposti il Pakistan dell’est, che aveva dichiarato la propria indipendenza col nome di Bangladesh, e Pakistan dell’ovest. Durante il conflitto la comunità bengalese fu oggetto di un vero e proprio genocidio, ad opera sia dell’esercito del Pakistan occidentale che di milizie estremiste religiose.

Mario Pierre Roymans

Il ricatto

Il suo scopo quindi – aveva dichiarato Roymans – era quello di aiutare i bengalesi e di spingere sia il Rijksmuseum che il Centre for Fine Arts di Bruxelles ad organizzare campagne di raccolte fondi per combattere le carestie in tutto il mondo.

Il ragazzo pose anche un ultimatum: entro mercoledì 6 ottobre le sue richieste dovevano essere accolte. Le foto scattate dal giornalista furono analizzate da un esperto d’arte che confermò l’autenticità del quadro di Vermeer, ma poco dopo il direttore del Rijksmuseum affermò che la qualità degli scatti non permetteva di trarre conclusioni definitive. Nei giorni successivi, Roymans, che si manteneva in contatto con i media, fu individuato e arrestato.

Fonte: http://istitutoeuroarabo.it/

“La lettera d’amore” fu restituita al Rijksmuseum e, date le pessime condizioni in cui era state tenuta, rimase sotto restauro per quasi un anno. Roymans fu multato e condannato a due anni di carcere, commutati poi in due mesi.

Il destino del Bangladesh

Ma cosa accadde in Bangladesh? La guerra e la pulizia etnica contro la popolazione bengalese ebbero fine solo il 16 dicembre, grazie all’intervento dell’esercito indiano.

Fonte: http://istitutoeuroarabo.it/

Proprio per aiutare i profughi di guerra venne realizzato il primo concerto di beneficienza della storia: era il celebre “Concerto per il Bangladesh”, tenutosi il 1 agosto 1971 al Madison Square Garden di New York. L’organizzatore era George Harrison, che già aveva pubblicato il singolo Bangla Desh, il cui ricavato era stato devoluto all’UNICEF

 

 

Scopri le curiosità

Il Bazar de la Charité e il sogno infranto della Belle Époque

Giorgio William Vizzardelli, il serial killer quattordicenne

Oetzi, la mummia di Similaun

Giulio Mazzarino, l’abruzzese che dominò la Francia

Halloween: la nascita di una tradizione

La donna barbuta abruzzese

Epifania: le origini della tradizione

San Valentino: com’è nata la festa degli innamorati?

Pasqua: le curiosità che forse non conosci

Natale: dal Sol Invictus alla tradizione cristiana

Evelyn Hooker, l’OMS e la cancellazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali

Anne Perry, la giallista che visse due volte

Scopri le  Donne Killer

Lavinia Fisher, la serial killer in abito da sposa

Leonarda Cianciulli

Aileen Wuornos

Erzsébet Báthory

Lizzie Halliday, una vedova nera nella New York di fine ‘800

La lunga scia di sangue di Belle Gunness

Scopri le donne pioniere

Saffo

Eleonora di Arborea

Lola Di Stefano

Katharine Hepburn

Maria Callas

Trotula De Ruggiero

Costanza D’Avalos

Sabina Santilli

Marlene Dietrich

Filomena Delli Castelli

Paolina Bonaparte

Jacqueline Kennedy, l’indimenticabile first lady

Ada Lovelace

Nettie Stevens

Greta Garbo

Anna Magnani

Marie Curie

Sissi, la vera storia di Elisabetta di Baviera

Agatha Christie, la scrittrice che sparì per dieci giorni

Tiny Broadwick, la donna che sfidò la gravità