Sulle tracce dell’antica Trebula

Sulle tracce dell’antica Trebula

22 Marzo 2025 Off di Anna Maria Pierdomenico

Trebula era un antico insediamento sannitico situato nell’attuale comune di Quadri, in provincia di Chieti, appartenente alla sottotribù dei Carecini.

Il sito

Il toponimo Trebula potrebbe derivare da “trebe” o “traebe”, indicando forse che il centro era anticamente costruito con travi di legno.

Il sito archeologico si trova a circa 3 km dall’abitato di Quadri, in località Madonna dello Spineto, dove sono presenti i resti di un tempio sannitico del II secolo a.C., successivamente trasformato in chiesa dai monaci benedettini tra il IX e l’XI secolo. La chiesa, dedicata alla Madonna dello Spineto, era a tre navate terminanti in absidi, con una torre campanaria sul fianco destro della facciata; oggi ne restano solo ruderi.

Nel sito sono stati rinvenuti anche i resti di un piccolo anfiteatro romano, con l’arena di dimensioni approssimative di 33,80 x 30,60 metri, orientata lungo l’asse nord-sud. Le murature presentano un paramento in quasi reticolato.

Le epigrafi

Un’epigrafe di età adrianea, oggi dispersa, attestava l’esistenza di un vicus denominato Trebula, con una dedica all’imperatore Adriano, indicato con l’epiteto di Giove Trebulano. Un’altra epigrafe, visibile sulla stele funeraria di Ofinia Arista, datata agli ultimi decenni del I secolo a.C., è conservata presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Abruzzo a Chieti.

Dopo la guerra sociale, Trebula divenne municipio romano, insieme alle vicine Cluviae e Iuvanum. Il sito è stato oggetto di varie campagne di scavo, che hanno riportato alla luce tratti del recinto sacro in opera poligonale e altre strutture di interesse archeologico.

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