L’Alhambra

L’Alhambra

30 Gennaio 2025 Off di Anna Maria Pierdomenico

Da qualche settimana vi sto proponendo un viaggio tra luoghi meravigliosi del mondo che sono stati esclusi dal novero delle Sette Meraviglie del mondo moderno stabilite con un discutibile sondaggio. Il caso dell’Alhambra è davvero sorprendente, vista la magnifica imponenza di quella che è una vera e propria città, anche se spesso si parla di “Palazzo dell’Alhambra”.

Un’esclusione poco accettata

Non devono averla presa benissimo nemmeno in Spagna, infatti, proprio all’indomani dei risultati del famigerato sondaggio, un progetto televisivo tutto spagnolo avrebbe dovuto incoronare le Sette Meraviglie di Spagna. Come sempre, in questi casi ci si lascia prendere un po’ la mano, e alla fine sono stati eletti di Dodici Tesori di Spagna.

Quello dell’Alhambra è ovviamente compreso nella dozzina, idealmente al primo posto se consideriamo che il luogo è il più visitato di Spagna tra i monumenti.

Ma cos’è l’Alhambra e quando venne costruito?

La prima domanda è forse più semplice: si tratta di un enorme complesso palaziale situato a Granada, capitale dell’Andalusia. Alhambra è una vera e propria città murata, dotata di tutte le strutture per essere autosufficiente.

Il nome Alhambra in arabo è “al-Ḥamrā”, ovvero “La Rossa”. Il nome deriva forse dal colore leggermente rosato delle mura o secondo alcuni da Muḥammad ibn Naṣr (noto anche come Naẓar), chiamato al-Ḥamar, “Il Rosso”, per via della barba di colore rossiccio, fondatore della dinastia nasride del Sultanato di Granada.

Il “quando” è invece più incerto.
Di una fortezza che dominava la città di Granada dall’alto del colle Sabika, si parla infatti fin dal IX secolo. Fu però proprio Muḥammad ibn Naṣr a iniziare l’opera di edificazione dell’Alhambra come la intendiamo oggi, più o meno nel 1238.

Dopo la Reconquista

A seguito della Reconquista cattolica del 1492, l’Alhambra venne giudicato talmente meravigliosa da non seguire – fortunatamente – il destino di tante strutture arabe. Venne infatti salvata e destinata a ospitare il palazzo reale dei re spagnoli. Non solo, gli edifici furono ancora ampliati e altri furono costruiti.

Il Palazzo di Carlo V, per esempio, è un sontuoso esempio di architettura rinascimentale pur trovandosi all’interno dell’Alhambra. Tantissimi sono però i palazzi e le meraviglie in stile arabo nella cittadella, strutture che portano questo stile al massimo del suo fulgore.

Dall’Alcazaba e la Torre De La Vela, fortificazioni militari, ai tanti palazzi, come i Palacios Nazaries, considerati tra i palazzi di stampo islamico più affascinanti d’Europa, il Palacio Mexuar destinato alla gestione della giustizia, il Palacio de Comares (del trono), celebre per il raro esempio di patio con un bagno medievale islamico, e il Palacio de los Leones, residenza del sultano.

Un discorso a parte merita lo splendido Generalife, residenza estiva del sultano. Un incantevole complesso di giardini, fontane e percorsi che portano al Mirador romantico, un punto panoramico d’eccezione da cui si ammira tutta la città.

L’Alhambra rappresenta il punto massimo dell’arte andalusa e fa parte del patrimonio Unesco fin dal 1984. Una curiosità: perfino il grande incisore e mago delle illusioni ottiche Escher si ispirò per alcune sue opere all’Alhambra, visitata a più riprese.

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