Sofonisba Anguissola, una pittrice italiana alla corte di Spagna
Sofonisba Anguissola, nata a Cremona nel 1535, è una delle figure più straordinarie della pittura rinascimentale, non solo per la sua abilità tecnica, ma per il fatto che riuscì a imporsi in un campo allora dominato dagli uomini.
Un’educazione raffinata
Proveniente da una famiglia nobile, ricevette un’educazione raffinata grazie al padre, Amilcare Anguissola, che volle farle studiare arte, un’opportunità rara per le donne del tempo.
Sofonisba si distinse fin da subito come ritrattista, capace di cogliere l’essenza delle persone che dipingeva con una profondità psicologica che impressionava gli osservatori. Tra i suoi primi successi vi è il celebre Ritratto delle sorelle che giocano a scacchi, un’opera di sorprendente modernità, in cui emerge l’attenzione per i dettagli e l’abilità nel rappresentare scene di vita quotidiana. Non era solo la bellezza dei volti o la qualità dei vestiti a colpire, ma l’espressione dei sentimenti, l’intima connessione tra le figure.
In Spagna
La sua fama raggiunse presto l’Europa e fu chiamata a lavorare alla corte di Filippo II di Spagna, dove divenne ritrattista ufficiale e dama di compagnia della regina Elisabetta di Valois. Qui, a stretto contatto con l’aristocrazia, Sofonisba consolidò la sua carriera, continuando a produrre ritratti memorabili, che non solo riflettevano il potere e lo status dei suoi soggetti, ma rivelavano anche la loro umanità nascosta dietro le apparenze. Il suo stile era caratterizzato da una sensibilità unica nel catturare i dettagli dell’espressione, con uno sguardo che penetrava oltre l’apparenza.
Uno degli aspetti più sorprendenti della vita di Sofonisba è il fatto che, nonostante vivesse in una società che relegava le donne a ruoli marginali, riuscì non solo a raggiungere la fama, ma a essere rispettata dai suoi contemporanei. Michelangelo, ad esempio, fu uno dei suoi estimatori, e anche Anton van Dyck si ispirò a lei, testimoniando la sua grande influenza.
A Palermo
Dopo molti anni trascorsi alla corte spagnola, Sofonisba tornò in Italia e si stabilì a Palermo, dove continuò a dipingere fino alla vecchiaia, nonostante problemi di vista. Morì nel 1625 all’età di novant’anni, celebrata come una delle prime e più importanti pittrici della storia dell’arte.
Sofonisba Anguissola fu una pioniera, una donna che, con la sua arte, seppe farsi strada in un mondo che non era pronto ad accettare il talento femminile. Oggi, anche se meno ricordata rispetto ai grandi maestri del Rinascimento, il suo contributo è innegabile, e il suo lavoro continua a ispirare generazioni di artisti.