L’Acropoli di Atene

L’Acropoli di Atene

25 Ottobre 2024 Off di Anna Maria Pierdomenico

Il 7 luglio del 2007, a Lisbona, venivano proclamate le Sette Meraviglie del Mondo Moderno e oggi vi racconto del sito la cui esclusione fa piangere il cuore di ogni amante della storia antica: l’Acropoli di Atene.

L’acropoli

L’Acropoli, intanto, non è una meraviglia, ma un vero conglomerato di meraviglie, un sito composto da ventotto splendidi tasselli. Tutti i paesi del mondo farebbero carte false per poterne esibire anche uno solo e invece Atene, la culla della democrazia e della civiltà, li possiede tutti in un’area di circa 140 per 280 metri.

La parte principale è ovviamente quella del Partenone, lo splendido tempio dedicato alla dea Atena, protettrice della città; una struttura sopravvissuta a stento a tante traversie e che in parte deve la sua salvezza a un sacrilegio, visto con gli occhi dei pagani, quello di essere stato trasformato per un periodo in una chiesa cristiana.

Lo splendore del Partenone è difficilmente spiegabile a parole, perciò non lo farò e lascerò parlare l’immagine che trovate in alto. Il Partenone subì anche l’onta della dominazione ottomana, quando l’acropoli fu spogliata di gran parte dei marmi che ornavano i frontoni e delle metope da Lord Elgin che li portò in Inghilterra, dove sono tuttora.

La storia

La storia dell’Acropoli è antichissima.
Arcaicamente il luogo era fortificato, e lo fu fino al V secolo avanti Cristo. Al tempo dell’occupazione persiana, circa il 480 a.c., tutte le strutture vennero distrutte, da quelle militari ai templi. Grazie a Pericle, fautore del primato economico, sociale, politico e artistico della rinata Atene, l’Acropoli risorse.

Da allora, pur tra distruzioni e ingiurie del tempo, la complessa struttura si presenta con la disposizione che vediamo ancora oggi. Il Partenone è la vera superstar, ma come dimenticare i bellissimi templi di Atena Poliàs e di Atena Nike, gli splendidi Propilei, l’Eretteo e i resti dei vari santuari?

l’UNESCO

Un discorso a parte meritano i teatri, quello sontuoso di Dioniso, ma anche quello minore e ben conservato, l’Odeo di Erode Attico, aggrappato suggestivamente sul pendio meridionale dell’Acropoli.

Il sito, Patrimonio Unesco fin dal 1987, offre anche una raccolta infinita di testimonianze di quel passato nel Museo dell’Acropoli, di recente costruzione, e nel Museo Archeologico Nazionale. Si tratta, senza nulla togliere agli altri, di due tra i musei più belli del mondo.

Insomma, non stiamo qui a discutere sulla scelta delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno, ci mancherebbe, ma un posto tra queste sarebbe spettato di diritto all’Acropoli di Atene. E allora glielo diamo noi, quasi fosse una meraviglia fuori gara e madre di tutta l’arte e la cultura della nostra fetta di mondo.

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