Il Cristo Redentore – Le meraviglie moderne

Il Cristo Redentore – Le meraviglie moderne

18 Settembre 2024 Off di Anna Maria Pierdomenico

Dopo un viaggio appassionante, siamo giunti all’ultimo capitolo dei miei articoli dedicati alle Sette Meraviglie del mondo moderno. Oggi tocca infatti al Cristo Redentore di Rio de Janeiro in Brasile.

Una scelta discussa

Ne parliamo per ultima solo per motivi cronologici, essendo la meraviglia più moderna tra le moderne, eretta tra il 1922 e il 1931. Può sembrare curioso che – con tante bellezze storiche – figuri tra le Sette Meraviglie quest’enorme statua di calcestruzzo e pietra saponaria alta 38 metri, di cui otto solo per il basamento, ma giova ricordare che i monumenti sono stati scelti con un sondaggio. Peraltro piuttosto discusso.

La storia del Cristo Redentore non è di quelle particolarmente interessanti. L’idea venne nel 1850 al prete cattolico Pedro Maria Boss che subito si presentò a battere cassa a Isabella del Brasile, principessa imperiale e reggente dell’Impero per tre volte.

Curiosamente, la donna era conosciuta come “A Redentora” (“La Redentrice”) per aver abolito la schiavitù nel suo paese, con la Lei Áurea del 1888. Nonostante la coincidenza, Isabella era piuttosto fredda di fronte all’opportunità di una tale spesa per una grande statua. L’idea fu abbandonata del tutto nel 1889, anno in cui il Brasile diventa una repubblica e lo stato divide i propri destini da quelli della chiesa.

https://it.wikipedia.org/wiki/Cristo_Redentore#/media/File:Christ_the_Redeemer_-_Cristo_Redentor.jpg

La realizzazione

L’idea torna però in auge nel 1921, quando viene lanciata una raccolta di fondi tra i fedeli. A differenza di quando gli scopi sono umanitari, i soldi vengono accumulati in un batter d’occhio e i lavori iniziano. L’idea è quella di un monumento che contenga il simbolo cristiano della croce, col Cristo che tiene tra le mani un globo e situato su un basamento che rappresenta il mondo.

Il progetto che la spunta è però ben diverso ed è opera dello scultore francese Paul Landowski. Il volto è invece opera dello scultore rumeno Gheorghe Leonida. Una curiosità: quando, il 12 ottobre 1931 il Cristo è inaugurato dal presidente Getúlio Vargas, il segnale arriva dalla potente stazione radio di Coltano, frazione di Pisa, a opera di Guglielmo Marconi. Il fatto è ricordato da una targa posta nel 1974, nel centenario della nascita dello scienziato italiano.

Prima del 2002, per raggiungere la statua era necessario salire ben 222 gradini che rappresentavano un’inaccettabile barriera architettonica, specie considerando una gran parte del target di un simile monumento. Oggi, fortunatamente, il Cristo Redentore è servito da tre ascensori panoramici e otto scale mobili.

La statua che domina la città

E forse è proprio il panorama la vera meraviglia che si scorge dal Corcovado, sotto le braccia aperte della statua. Il Cristo rivaleggia in altezza col celebre Pan di Zucchero, mentre tra loro si stagliano le celebri spiagge di Rio, i grattacieli della moderna metropoli e l’autodromo che ospitava la gara di Formula 1.

Un panorama che gratifica gli occhi e cerca di far dimenticare le grandi meraviglie rimaste fuori dall’elenco delle sette, come l’Acropoli di Atene o la Torre Eiffel, il Castello di Neuschwanstein o Stonehenge.

Ma chissà, prima o poi vi parlerò magari anche delle Meraviglie dimenticate.

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