Catherine Howard, la “parvissima puella”

Catherine Howard, la “parvissima puella”

13 Marzo 2024 Off di Anna Maria Pierdomenico

“Parvissima puella” – “fanciulla minuscola” – così re Enrico VIII chiamava la sua quinta moglie, la piccola, tanto di età che di statura, Catherine Howard.

L’infanzia

Non conosciamo la data di nascita di Catherine, ma sappiamo che la sua veloce e tragica parabola si concluse il 13 febbraio 1542, quando venne giustiziata e gettata in una tomba senza nome. Aveva tra i 18 e i 21 anni.

Pur essendo di alto lignaggio, la Howard crebbe in relativa povertà, in quanto la famiglia era molto numerosa e il padre era costantemente oberato dai debiti. La madre morì quando Catherine era una bambina e lei trascorse l’infanzia a Lambeth, la dimora della duchessa vedova di Norfolk, in cui erano ospitate e educate altre giovani nobili. Proprio a Lambeth si consumarono le prime avventure della ragazza, che in seguito l’avrebbero perduta. Nel 1536 circa la Howard ebbe una relazione con un maestro di musica di nome Henry Mannox, che in seguito giurò di “non averla mai conosciuta carnalmente”.

Più serio fu il legame con Francis Dereham, un pensionante di Lambeth, dal momento che i due si chiamavano reciprocamente “marito” e “moglie” ed ebbero effettivamente rapporti. Il legame si sciolse intorno al 1539, quando Dereham dovette partire per l’Irlanda e Catherine fece il suo ingresso a corte come dama di Anna di Cleves. L’anno successivo la fanciulla conobbe Thomas Culpeper, suo lontano cugino e gentiluomo di camera del re, e i due cominciarono ad interessarsi l’uno all’altra.

Anna di Clèves, ritratto di Hans Holbein il Giovane.

Regina d’Inghilterra

Il destino, però, aveva altri piani. Enrico VIII, deluso da una moglie che riteneva brutta e da un matrimonio che si era rivelato poco vantaggioso a livello politico, rivolse le sue attenzioni a Catherine.

Il re divorziò da Anna di Cleves e sposò la Howard ma, inaspettatamente, i rapporti tra le due donne rimasero cordiali e affettuosi. Al contrario, tra la nuova regina e la principessa Maria non si instaurò mai un buon legame.

Pochi mesi dopo le nozze, la sovrana nominò Francis Dereham suo segretario personale. Nel 1541 Enrico VIII e la moglie partirono per un viaggio nel Nord del paese e Catherine riprese la sua relazione con Thomas Culpeper. Al ritorno a Londra Mary Hall, un’ex dama di compagnia della duchessa di Norfolk fece pervenire a corte delle lettere anonime in cui denunciava gli amanti che Catherine aveva avuto prima e dopo il matrimonio.

Le relazioni furono confermate da alcune cameriere di Lambeth e la reazione di Enrico fu brutale: diversi membri della famiglia Howard furono imprigionati nella Torre di Londra, Dereham e Culpeper furono arrestati, torturati e infine giustiziati il 10 dicembre 1541. Le loro teste mozze rimasero esposte sul London Bridge rimasero fino al 1546.

 

Catherine Howard – Hans Holbein il giovane

La condanna

Catherine fu rinchiusa nell’ex abbazia di Syon e l’arcivescovo Cranmer le suggerì di appellarsi al fatto che in passato lei e Dereham si erano scambiati promesse di matrimonio e avevano consumato il loro rapporto. Per le leggi dell’epoca, infatti, tanto bastava a ritenerli sposati, rendendo nullo il matrimonio col re e spazzando via l’accusa di adulterio. Catherine rifiutò, dichiarando che tra lei e Dereham non c’era mai stata alcuna promessa. A quel punto il prelato le consigliò di chiedere clemenza, ma la lettera in cui la ragazza invocava pietà non ebbe alcun effetto.

Condotta alla Torre di Londra l’11 febbraio 1541, Catherine Howard fu giustiziata due giorni dopo. Insieme a lei fu decapitata la sua dama di compagnia Lady Jane Rochford, che durante la prigionia era impazzita. Per lei, Enrico VIII aveva fatto approvare una legge che permetteva di mettere a morte anche chi non era sano di mente.

Le due donne furono seppellite sotto il pavimento della chiesa di San Pietro ad Vincula, vicino a dove giacevano Anna Bolena e suo fratello George. Il fato sa essere terribilmente beffardo: Anna Bolena e Catherine Howard, che erano cugine, morirono allo stesso modo per mano dello stesso uomo. Lady Jane Rochford era la vedova di George Bolena e aveva partecipato attivamente alla caduta del marito e a quella della cognata Anna.

Saint Peter ad Vincula, Torre di Londra

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