Capestrano: il castello e la chiesa di San Pietro ad Oratorium

Capestrano: il castello e la chiesa di San Pietro ad Oratorium

26 Febbraio 2023 Off di Anna Maria Pierdomenico

Su un altura che domina la Valle del Tirino sorge il comune di Capestrano (AQ), noto non solo per lo splendido “Guerriero di Capestrano“, una statua italica conservata al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, ma anche per il magnifico castello Piccolomini  e per la suggestiva chiesa di San Pietro ad Oratorium, sulla cui facciata si conserva un quadrato del Sator

Il castello Piccolomini di Capestrano

All’interno del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sorge il castello Piccolomini di Capestrano (AQ). Edificato nel XV secolo sui resti di una fortificazione medievale di cui ci rimane solo una torre interna, nel corso dei secoli ha subito diversi rimaneggiamenti, il più recente dei quali nel 1924.

Durante quest’ultimo restauro è stato ricoperto il fossato che correva lungo le mura e che insieme a due bastioni circolari aveva contribuito a proteggere il castello dall’assalto del capitano di ventura Braccio di Montone, che nel XV secolo saccheggiò diversi centri abruzzesi. L’entrata posteriore del maniero conserva ancora l’aspetto originale, fatta eccezione per il ponte levatoio poi sostituito da una scalinata in pietra.

Castello di Capestrano – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27031584

Il cortile interno ospita al centro un pozzo quattrocentesco fiancheggiato da due colonne con capitelli e delle scalinate in pietra che consentono l’accesso ai piani superiori. La rocca è posta in posizione rialzata e dalla torre merlata si gode una vista spettacolare sulla vallata sottostante. Il fortilizio, infatti, è sorto anche con lo scopo di vigilare sulla transumanza e di garantire gli introiti derivanti dal commercio della lana.

Il forte fu donato da re Carlo I d’Angiò agli Acquaviva di San Valentino, poi passò ai Piccolomini – da cui prende il nome e il cui stemma campeggia sulla facciata – e infine ai Medici, che ne tennero le redini fino all’abolizione della feudalità. Attualmente il Castello Piccolomini è in parte occupato dagli uffici comunali e della Pro Loco e al suo ingresso si trova una riproduzione del personaggio più famoso della cittadina: il Guerriero di Capestrano.

Capestrano – Interno del Castello

San Pietro ad Oratorium e il quadrato del Sator 

Nella vallata del Tirino, circondata dagli alberi, sorge l’abbazia medioevale di San Pietro ad Oratorium. Essa appartiene al comune di Capestrano (AQ) e fu fondata nell’VII secolo per volere del re longobardo Desiderio. Al tempo la chiesa si chiamava a “San Pietro in Trite” e dipendeva dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Come attesta un’iscrizione sull’architrave del portale, l’edifico venne ricostruito in stile romanico intorno al 1100 e quando esso fu consacrato da Papa Pasquale II vi furono poste delle reliquie di San Pietro.

Una particolarità di questa abbazia è la presenza sulla parete esterna di quello che viene chiamato quadrato magico o quadrato del Sator, ossia dell’iscrizione «ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR» che rimane identica leggendola in ogni verso. Questo simbolo comprare in vari monumenti europei come il Duomo di Siena, il castello di Rochemaure in Francia e le rovine romane di Cirencester in Inghilterra e il suo significato permane ancora oscuro.

San Pietro ad Oratotorium – Interno

 

Il “quadrato” proviene forse da un sito sepolcrale romano o da un antico tempio su cui la chiesa è stata poi costruita. Il portale, restaurato nel XII secolo, è decorato con motivi vegetali e nella lunetta ci sono ancora tracce dell’immagine di San Pietro. La badia è suddivisa in tre navate, ognuna delle quali termina con un’abside. Il presbiterio ospita un altare e un ciborio (un tabernacolo a quattro colonne) del 1200 e vi si conserva un ciclo di affreschi rappresentante l’Agnello di Dio e il suo popolo, le dodici tribù d’Israele e i dodici Apostoli, unendo il Vecchio e il Nuovo Testamento. San Pietro ad Oratorium è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902.

Quadrato del Sator

 

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