L’imprevedibile destino di Susanna Salter

L’imprevedibile destino di Susanna Salter

21 Novembre 2021 0 di Anna Maria Pierdomenico
“Maledetta giustizia divina!”, avrebbe esclamato Homer Simpson al posto dei “furbacchioni” che un giorno decisero di giocare uno scherzo meschino ad una donna di nome Susanna Salter. Volete sapere il perché? 

Argonia

Susanna Salter nacque in Ohio il 2 marzo 1860, ma da giovanissima si trasferì in Kansas con la sua famiglia. Da sempre avida di conoscenza, si iscrisse a quella che è l’attuale Kansas State University, ma non poté mai laurearsi a causa di gravi problemi di salute.
Sposatasi nel 1880, Susanna Salter si trasferì nella piccola località di Argonia, dove scoprì la sua vera vocazione: quella dell’attivista. Collaborò con entusiasmo con la “Woman’s Christian Temperance Union” – una tra le prime organizzazioni di donne dedite alla riforma sociale – e con il “Prohibition Party”, che si opponeva alla vendita e al consumo di alcol.

Casa di Susanna ad Argonia – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=50400539

L’idea di donne dedite alla politica era considerata ridicola e inaccettabile da molti, quindi i movimenti per i diritti delle donne erano visti con rabbia e con scherno. Quale modo migliore, per fermare le inopportune richieste di quelle femmine che non volevano stare al loro posto, dell’umiliarle pubblicamente?

Le elezioni

Allora i candidati sindaci non dovevano essere resi pubblici prima del giorno delle elezioni, quindi un gruppo di uomini aveva fatto inserire di nascosto il nome di Susanna. Il 4 aprile 1887, l’ignara Salter si vide in lista e dichiarò che, se eletta, avrebbe accettato il mandato. Fu un plebiscito: la Salter vinse con una maggioranza di due terzi, diventando la prima sindaca e la prima pubblica ufficiale degli Stati Uniti.
La sua elezione scatenò chiaramente l’interesse della stampa nazionale e le reazioni furono diverse, dai sostenitori dei diritti femminili, ai teorici dell’aspettiamo e vediamo, fino ai più numerosi benpensanti, scandalizzati all’idea di un “governo in sottoveste” – al tempo era in uso l’espressione spregiativa “petticoat rule” (regola della sottoveste) che paventava terribili disastri in caso di donne in politica.
Il mandato di Susanna fu invece molto tranquillo e la donna ricevette attestazioni di stima per la sua abilità politica.
Alle successive elezioni la Salter decise di non ricandidarsi. Susanna e la sua famiglia vissero per altri dieci anni ad Argonia, poi si trasferirono in Oklahoma.
Susanna Salter morì a Norman, in Oklahoma, due settimane dopo aver compiuto 101 anni e fu sepolta ad Argonia, insieme a suo marito.
Nel 1933 le è stata dedicata una targa commemorativa in bronzo sulla pubblica piazza di Argonia.
La casa in cui ha vissuto durante il suo mandato di sindaco è stata aggiunta al registro nazionale dei luoghi storici nel settembre 1971.

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