Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore
Franca Viola, nata ad Alcamo (TP) il 9 gennaio 1948, è stata la prima donna a rifiutare pubblicamente il matrimonio riparatore, diventando un simbolo dell’emancipazione femminile in Italia.
Il rapimento
Era il 26 dicembre 1965 quando la diciassettenne Franca Viola venne rapita insieme al fratellino. A portarla via dalla sua casa di Alcamo fu una dozzina di uomini, capeggiati da Filippo Melodia, nipote del mafioso Vincenzo Rimi.
Franca e Vincenzo erano stati fidanzati, ma dopo la scoperta dell’appartenenza dell’uomo ad una banda mafiosa il legame era stato troncato. Erano seguite minacce di morte e la distruzione di un casolare e di un vigneto, ma la famiglia Viola non aveva ceduto.
Poi, il sequestro. Il fratellino di Franca Viola venne rilasciato quasi subito, la ragazza invece fu tenuta prigioniera otto giorni, prima in una cascina e poi a casa della sorella di Melodia. Dopo averla picchiata, affamata e stuprata, il primo gennaio Filippo contattò Bernardo, il padre di Franca, per quella che veniva chiamata “la paciata”, ossia un incontro in cui si obbligavano le famiglie ad accettare le nozze, dato che erano state già “consumate”. In accordo con le forze dell’ordine, Bernardo finse di accettare il matrimonio riparatore e il 2 gennaio la polizia fece irruzione, liberò Franca e arrestò i suoi sequestratori.
Il matrimonio riparatore
E’ necessario sottolineare come allora lo stupro non fosse considerato un reato contro la persona, ma contro la morale, e che secondo l’articolo 544 del codice penale la colpa era estinta con matrimonio tra vittima e carnefice. In caso contrario, la donna era considerata svergognata e nessuno l’avrebbe più sposata.
Franca Viola, sfidando la morale dell’epoca e col pieno appoggio dei suoi genitori, rifiutò le nozze e volle un processo. Durante il dibattimento la difesa cercò di screditare la ragazza, ma alla fine Filippo Melodia fu condannato ad undici anni di carcere e i suo complici a 5 anni e 2 mesi ciascuno. Melodia alla fine uscirà dal carcere nel 1976 e due anni dopo sarà freddato da ignoti. Franca si è sposata nel 1968 con un compaesano ed è ancora un simbolo di forza e dignità.
La legge sul matrimonio riparatore è stata abrogata solo nel 1981 e nel 1996, con colpevole ritardo, lo stupro è diventato in Italia un reato contro la persona e non contro la morale.
“𝑰𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒆𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒐, 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒐 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊𝒏𝒈𝒆𝒓𝒎𝒊 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐, 𝒍’𝒐𝒏𝒐𝒓𝒆 𝒍𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒆 𝒄𝒉𝒊 𝒍𝒆 𝒇𝒂 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒆, 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒉𝒊 𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒃𝒊𝒔𝒄𝒆.”