Evelyn Hooker, l’OMS e la cancellazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali
Il 17 maggio 1990 segna una data storica nel cammino della civiltà. Esattamente trent’anni fa infatti L’OMS rimosse l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Per questo il 17 maggio ricorre la giornata mondiale contro l’omotransfobia.
Una storia travagliata
Come si può facilmente immaginare, tagliare questo traguardo è stato tutt’altro che semplice, data l’assurda stigmatizzazione di cui gli omosessuali sono stati spesso oggetto. Ci sono stati luoghi e momenti storici in cui il tema è stato dibattuto con tranquillità, come nell’Atene classica, nella Firenze rinascimentale o in grandi città come Berlino e Parigi prima della guerra, ma questi rappresentano una minoranza.
A causa di motivi legati alla religione e a preconcetti culturali l’omosessualità è stata repressa -molto spesso nel sangue – senza pietà.
L’Europa della Santa Inquisizione e della Controriforma, la Germania nazista e la Russia stalinista sono solo alcuni degli esempi. Tra i perseguitati più illustri tutti ricordiamo Oscar Wilde, che venne processato e condannato ai lavori ai forzati. Meno conosciuta è forse la storia di Alan Turing, l’inventore della macchina che porta il suo nome, ossia un primo computer che aiutò a decifrare i codici di comunicazione dell’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. Turing fu de facto fondamentale per la vittoria alleata, ma alla fine del conflitto venne perseguitato per la sua omosessualità e costretto alla castrazione chimica. Si toglierà la vita a soli 41 anni. La sua storia è magistralmente narrata nel film “The Imitation Game”, in cui è interpretato da Benedict Cumberbatch.
Evelyn Hooker
Le prime manifestazioni per reclamare i diritti delle comunità gay ebbero luogo agli inizi del gli anni ’70, ma già nel mondo scientifico era avvenuta la prima rivoluzione. Nel 1957 era stato pubblicato sulla rivista “Journal of projective techniques” un articolo dal titolo “L’adattamento psicologico del maschio omosessuale dichiarato”. Lo studio aveva scardinato convinzioni vecchie di secoli ed era opera di una psicologa statunitense: Evelyn Hooker.
Ai tempi per stimare l’equilibro mentale degli omosessuali si confrontavano i test psicologici di eterosessuali (senza problemi psicologici) con quelli di gay già in cura per disturbi. Il risultato ottenuto era inevitabilmente falsato.
Evelyn Hooker decise invece di confrontare i dati ottenuti da etero e gay privi di problemi clinici, poi chiese a un gruppo di esperti di analizzare i test e di comprendere l’orientamento sessuale dei soggetti esclusivamente dai risultati. Ovviamente non ci riuscirono.
L’esperimento fu ripetuto molte volte da diversi studiosi e diede sempre gli stessi risultati: non vi erano differenze cliniche nella mente di eterosessuali e omosessuali. L’omosessualità tuttavia verrà cancellata dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) soltanto nel 1974.
In Italia
Il nostro Paese è stato tra i primi a decriminalizzare l’omosessualità. Era il 1889 e col codice penale redatto da Zanardelli non era più prevista alcuna pena, ma questo aveva un prezzo: le relazioni andavano vissute nell’ombra. “Don’t ask, don’t tell”, avrebbero detto gli Americani a circa un secolo di distanza. Durante il fascismo la questione venne ripresa in mano, ma alla fine si decise non introdurre il reato di “relazioni omosessuali”. Il motivo? Avrebbe significato ammettere di gay tra “il virile popolo italico”.
Di certo da allora – e in particolare negli ultimi anni – molto è cambiato riguardo ai diritti LGBT, ma la strada è ancora lunga e oltre che legislativa è soprattutto sociale. Gli episodi di omofobia più o meno gravi sono tutt’altro che rari e, con l’erronea convinzione che il web non sia sottoposto alle stesse leggi del mondo reale, un numero enorme di persone si permette insulti e commenti carichi di odio, minacce, violenza. Su questo troppo spesso sono stati chiusi gli occhi, tanto che l’omofobia non è stata inserita tra i crimini dettati dell’odio (Legge Mancino, 1993). La proposta di modifica in merito è oggetto di dibattito dal 2013 e non è stata ancora presa una decisione.
Un grande, se pur lento, passo avanti è stato fatto nel 2016 con la legge sulle unioni civili, che garantisce alla coppie (gay ed etero) parte dei diritti acquisiti col matrimonio. Ancora lunga, tuttavia, è la strada da percorrere a livello legislativo e culturale, sia in Italia che nel resto del mondo. Non dimentichiamo che esistono stati in cui tutt’oggi l’omosessualità è punita col carcere o la pena di morte.
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