Paolina Bonaparte, la Venere Vincitrice
Maria Paola Bonaparte, detta Paolina, è stata principessa di Guastalla “suo jure” e consorte del Principe romano Camillo Borghese, nonché sorella di Napoleone.
La giovinezza
Paolina Bonaparte nacque il 20 ottobre 1780 ad Ajaccio, in un periodo turbolento per la Corsica, spaccata dalle lotte intestine tra autonomisti e realisti. Nel 1793 alcuni patrioti corsi appiccarono il fuoco alla residenza dei Bonaparte, che furono costretti a rifugiarsi in Provenza.
A Marsiglia Paolina conobbe il deputato della Convenzione Stanilas Fréron, di cui si innamorò perdutamente e con cui continuò un fitto carteggio, anche dopo aver scoperto che l’uomo era già sposato.
La relazione fu interrotta per volere di Napoleone, che portò con sé la sorella a Milano, dove le fece sposare uno dei suoi generali: Victor Emanuel Leclerc.
Paolina Bonaparte seguì il marito in tutti i suoi spostamenti lavorativi, fino ad arrivare a Santo Domingo, dove era in corso una ribellione di schiavi. Nel 1802, dopo la morte di Leclerc dovuta al colera, la donna tornò in Francia insieme al figlio Dermide e andò a vivere dal fratello Giuseppe.
Venere Vincitrice
Nel 1803 Paolina Bonaparte incontrò il principe Camillo Borghese e lo sposò il 23 agosto.
Napoleone aveva dato il proprio consenso, ma si adirò quando scoprì che senza il suo benestare la coppia si era sposata in segreto prima che fosse trascorso l’anno di lutto dalla morte di Leclerc.
Paolina e il figlio si trasferirono a Roma, ma la vita nella capitale le stava stretta e i rapporti col marito andarono via via raffreddandosi.
Nel 1807 fu immortalata da Canova in tutto il suo splendore, nei panni di Venere Vincitrice. Contrariamente alla prassi dell’epoca, posò nuda per il grande scultore.
Dopo l’incoronazione di Napoleone, Paolina e Camillo, diventato governatore dei dipartimenti transalpini, si spostarono a Torino. La donna diventò sempre più insofferente verso la città e verso il marito e finì col trasferirsi nuovamente in Francia.
La separazione
Paolina Bonaparte rimase separata dal marito per circa dieci anni. Bellissima e sfrontata, ebbe una lunga serie di relazioni sentimentali, che le non le erano mancante nemmeno nel corso dei due matrimoni.
A dispetto della sua fama di frivolezza, Paolina fu una donna di grande coraggio e determinazione, arrivando a condividere l’esilio all’Elba col fratello e a tentare poi di raggiungerlo, anche se vanamente, a Sant’Elena.
Ammalatasi di cancro al fegato, morì il 9 giugno del 1825 a Villa Fabbricotti, la residenza fiorentina messale a disposizione da Camillo Borghese, con cui si era blandamente riconciliata.
Nel 1963, Gina Lollobrigida diede il volto a Paolina Bonaparte nel film “Venere Imperiale”, aggiudicandosi il David di Donatello e il Nastro d’Argento.